Il Festival di Salisburgo 2020 si farà dall’1 al 30 agosto. Ecco il programmaAlla fine, Salisburgo c’è. Come annunciato con entusiasmo il 25 maggio scorso dal presidente Helga Rabl-Stadler (il cui contratto è stato prolungato almeno fino al 2021), dal sovrintendente Markus Hinterhäuser e dagli altri membri del Consiglio di indirizzo, il Salzburger Festspiele si farà. A seguito delle disposizioni anti-Covid stabilite dal governo austriaco in materia di eventi culturali, la prestigiosa kermesse austriaca potrà avere luogo in una forma ridotta, nel rispetto delle regole vigenti e con meno pubblico: invece dei 200 eventi (in 16 differenti location) inizialmente previsti per 44 giorni, il Festival 2020 durerà solo 30 giorni, dall’1 al 30 agosto, con oltre 90 rappresentazioni. Posticipata al 2021 è, fortunatamente, l’importante edizione del centenario in un primo momento proposta per quest’estate: dovremo quindi aspettare per assistere a spettacoli di punta come, per esempio, Don Giovanni secondo Teodor Currentzis e Romeo Castellucci; Boris Godunov con, sul podio, Tugan Sokhiev al posto di Mariss Jansons e, nei panni del protagonista, Ildar Abdrazakov; Intolleranza 1960 di Luigi Nono; Don Pasquale con Cecilia Bartoli.
La biglietteria del Festival sta costantemente aggiornando il sito e i propri canali social di comunicazione ma, soprattutto, sta contattando i vari spettatori per informazioni maggiormente dettagliate ed esaustive. Per chi fosse già in possesso dei biglietti per i titoli annunciati per il 2020 ma ora impossibilitato a parteciparvi, è possibile richiedere il rimborso o donare una parte o la totalità della somma al Salzburger Festspiele; per chi, invece, fosse interessato all’edizione ridotta del Festival, potrà acquistare in prelazione gli spettacoli.
Venendo al nuovo programma, sono state calendarizzate due sole opere, entrambe nuove produzioni. Si inizia alla Felsenreitschule con Elektra di Richard Strauss diretta da Franz Welser-Möst e con regia di Krzysztof Warlikowski, attese protagoniste Ausryne Stundyte, Asmik Grigorian e Tanja Ariane Baumgartner; al Grosses Festspielhaus sarà invece messo in scena Così fan tutte, doveroso omaggio al padrone di casa Wolfgang Amadeus Mozart, con fra gli altri Elsa Dreisig, Marianne Crebassa e Johannes Martin Kränzle, sul podio la trentaquattrenne Joana Mallwitz e regia di Christof Loy.
Per i concerti, alla guida dei Wiener Philarmoniker ci saranno Andris Nelsons con la Sesta di Mahler, Riccardo Muti con la Nona di Beethoven, Christian Thielemann e il mezzosoprano Elīna Garanča si cimenteranno con musiche di Wagner e Bruckner, mentre Gustavo Dudamel e il pianista Evgeny Kissin suoneranno Liszt e Stravinskij. Tra le serate con le orchestre ospiti, si segnalano Kent Nagano con la ORF Radio-Symphonieorchester Wien (in programma Das Lied von der Erde con il mezzosoprano Tanja Ariane Baumgartner e il tenore Piotr Beczala), Daniel Barenboim e la sua West-Eastern Divan Orchestra, Kirill Petrenko e i Berliner Philarmoniker in un doppio appuntamento, uno con la presenza del pianista Daniil Trifonov. Si registrano, inoltre, alcuni concerti di canto lirico, con veri e propri divi del canto: Sonya Yoncheva e l’ensemble Cappella Mediterranea guidata da Leonardo García Alarcón, con brani barocchi; la coppia Anna Netrebko e Yusif Eyvazov in una selezione di arie e duetti da opere russe di Čajkovskij, sul podio Mikhail Tatarnikov; Juan Diego Flórez accompagnato al pianoforte da Vincenzo Scalera; la regina di Salisburgo, Cecilia Bartoli, assieme a Gianluca Capuano e Les Musiciens du Prince-Monaco, con musiche di Händel e altri compositori dell’epoca. Oltre a due serate di Lieder (un omaggio beethoveniano del baritono Matthias Goerne e del pianista Jan Lisiecki, una serata con il tenore Benjamin Bernheim e la pianista e direttrice d’orchestra Carrie-Ann Matheson), sono previsti sette recital con, fra gli altri, nomi del calibro di Renaud Capuçon e Martha Argerich, András Schiff e Arcadi Volodos; concerti mattutini mozartiani (diretti da artisti quali Ivor Bolton e Ádám Fischer), concerti da camera.
Si menzionano, infine, un ciclo beethoveniano con protagonista il pianista Igor Levit, e quattro spettacoli di prosa, con
l’immancabile Jedermann di Hugo von Hofmannsthal nella Domplatz, titolo che cento anni fa diede inizio all’avventura del Salzburger Festspiele.
Sebbene bisognerà attendere l’estate 2021 per i grandi festeggiamenti del centenario del Festival di Salisburgo, in questi tempi difficili la proposta di una manifestazione culturale – seppur ridotta – è un segnale sicuramente positivo: di fiducia nel futuro, di rinascita culturale, di ritorno al culto e al godimento dell’Arte e della Bellezza.
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https://www.connessiallopera.it/news/2020/...o-il-programma/Salisburgo in formato ridottoPresentato il programma del festival 2020, ma l’edizione del centenario è rinviata al 2021Come annunciato sarà un festival di taglia ridotta quello che si svolgerà a Salisburgo dal 1 al 31 agosto. “In tempi segnati da un certo senso di smarrimento, il festival ha preso decisioni che si spera si riveleranno, a posteriori, quelle giuste. – ha detto il direttore artistico Markus Hinterhäuser – Nelle ultime settimane abbiamo visto che il desiderio della gente di riunirsi è diventato travolgente. Quest’anno vivremo un festival diverso, un festival con un numero significativamente inferiore di eventi, con un numero significativamente minore di biglietti disponibili, e quindi con meno visitatori. E sarà un Festival conforme a tutte le esigenze di sicurezza.” Rinviata al 2021 l’edizione del centenario dunque, il festival 2020 sarà in formato ridotto: saranno infatti 110 eventi gli distribuiti nei 30 giorni di durata, in luogo dei 200 previsti su 44 giorni. Dei 230 mila biglietti previsti per l’edizione completa, di cui un terzo circa era già stato venduto in prevendita per un incasso prossimo ai 24,5 milioni di euro, si scende infatti a circa 80 mila. Ridotto anche il numero delle sale che accoglieranno gli spettacoli dalle 16 previste a 8 per consentire una migliore gestione di pubblico e garantire condizioni di massima sicurezza.
Autentico preludio all’edizione 2020 sarà l’inaugurazione della mostra “Il gran teatro del mondo” alla Neue Residenz dedicata ai 100 anni del Festival di Salisburgo, che chiuderà il 31 agosto del 2021. Saranno due le produzioni operistiche in cartellone per 12 recite complessive, entrambe legate al DNA del Festival e della città austriaca. Sarà Elektra di Richard Strass a inaugurare il festival il 1° agosto alla Felsenreitschule in un nuovo allestimento firmato da Krzysztof Warlikowski. Accanto alla protagonista Aušrine Stundyte nel cast, che potrebbe subire modifiche a causa di possibili restrizioni nei movimenti fra paesi, figurano Asmik Grigorian come Chrysothemis, Tanja Ariane Baumgartner come Klytämnestra e Derek Welton come Orest. In buca, i Wiener Philharmoniker diretti da Franz Welser-Möst. Al posto degli annunciati DieZauberföte e Don Giovanni, sarà Così fan tutte il secondo titolo del cartellone operistico a debuttare il 2 agosto al Großes Festspielhaus in un nuovo allestimento firmato da Christof Loy con le scene di Johannes Leiacker. Nel cast Elsa Dreisig, Marianne Crebassa, Andrè Schuen, Bogdan Volkov, Lea Desandre e Johannes Martin Kränzle. Joana Mallwitz, al suo debutto sarà sul podio dei Wiener Philharmoniker.
Saranno 53 i concerti del cartellone. Il tradizionale ciclo sinfonico dell’orchestra di casa, i Wiener Philharmoniker, verdanno succedersi sul podio Andris Nelsons, Riccardo Muti, Christian Thielemann con Elīna Garanča solista, e Gustavo Dudamel con Evgeny Kissin solista. Fra le orchestre ospiti la West-Eastern Divan Orchestra diretta da Daniel Barenboim, i Berliner Philharmoniker diretti da Kirill Petrenko e l’ORF Radio Symphony Orchestra diretta da Kent Nagano. In programma anche un Ciclo Beethoven con la presenza del pianista Igor Levit che in 8 concerti alla Haus für Mozart presenta l’integrale delle Sonate per pianoforte del compositore, e di Daniel Barenboim che il 19 agosto con le Variazioni Diabelli festeggia i 70 anni dal debutto come pianista. Fra i recital solistici in programma concerti di Martha Argerich, Renaud Capuçon, András Schiff, Grigory Sokolov, Daniil Trifonov e Arcadi Volodos. Nel ciclo “Canto lirico” in cartellone recital di Sonya Yoncheva accompagnata dalla Cappella Mediterranea diretta da Leonardo García Alarcón, Cecilia Bartoli accompagnata da Les Musiciens du Prince-Monaco diretti da Gianluca Capuano, Anna Netrebko e Yusif Eyvazov accompagnati dall’Orchestra del Mozarteum diretta da Mikhail Tatarnikov, e Juan Diego Flórez accompagnato da Vincenzo Scalera al pianoforte. Fra gli altri appuntamenti del cartellone, il ciclo contemporaneo “Fragmente – Stille” con la presenza del Klangforum Wien diretto da Emilio Pomàrico in composizioni di Georg Friedrich Haas e Cordula Bürgi, del Minguet Quartet nel Fragmente – Stille, an Diotima di Luigi Nono in omaggio ai 250 anni dalla nascita di Friedrich Hölderlin, e ancora il Klangforum Wien diretto da Sylvain Cambreling con il baritono Otto Katzameier in un programma di musiche di Salvatore Sciarrino.
Completa il programma del festival, una rassegna di prosa con l’immancabile Jedermann di Hugo von Hofmannstahl, quest’anno allestito da Michael Sturminger con Tobias Moretti protagonista,testo ininterrotamente presente a Salisburgo fin dalla prima edizione del festival il 22 agosto 1920 con la regia di Max Reinhardt, omaggiato il prossimo agosto con una breve rassegna cinematografica di film legati alla sua attività teatrale.Link:
www.giornaledellamusica.it/news/salisburgo-formato-ridotto